Music for life

Da oltre quarant’anni condividiamo con voi l’amore per la musica e l’alta fedeltà,
vendiamo i migliori prodotti e restauriamo quelli di una volta.

Come scegliere un impianto HI-FI

Se suona meglio è migliore

Per scegliere un impianto Hi Fi non è necessario essere degli esperti, saper interpretare le misure o i dati tecnici, tutto ciò che dovrete fare è ascoltare.
Semplice ma in effetti è proprio così: siete voi che dovete decidere la qualità del suono che desiderate a casa vostra e solo mediante l’ascolto potrete capirlo…

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Analogico o Digitale

Dal vinile allo streaming

Molti audiofili ancora oggi acquistano diffusori ed amplificatori importanti abbinandoli a sorgenti non all’altezza.
Di recente, il ritorno al vinile e all’alta fedeltà vintage, mi ha fatto pensare che ci si sia un po’ stancati dell’era dell’MP3 e dell’ascolto attraverso dispositivi di scarsa qualità.

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Un amore infinito

Siamo cresciuti con il vinile

Siamo cresciuti negli anni settanta ascoltando i meravigliosi dischi di quel periodo.

Il giradischi ed il vinile sono stati e sono ancora un amore infinito.

Un posto speciale nel mio cuore lo occupa il Sondek LP 12, un’icona del design nata negli anni 70 ed ancora oggi un punto di riferimento per molti.

Quest’anno il Linn Sondek LP12 compie 50 anni, sicuramente uno dei prodotti più importanti e longevi della storia dell’alta fedeltà.

Il Sondek ha dimostrato l’importanza della sorgente in una catena di riproduzione audio contribuendo così in modo decisivo a cambiare per sempre il mercato dell’Hi FI.

 Negli oltre quarant’anni della nostra storia, abbiamo venduto e installato tantissimi Sondek e il ritorno al vinile degli ultimi anni lo ha visto tornare protagonista: in questo sito troverete la storia e molte utili informazioni su come mettere a punto o migliorare questo iconico giradischi.

Da Music for Life potrete ascoltarlo in tutte le sue configurazioni: partendo dalla versione base Majik, passando per il Selekt per arrivare al Klimax, massima espressione del Sondek.

Per festeggiarne i 50 anni di produzione, per tutto l’anno vi offriamo un controllo gratuito del vostro LP12.

Contattateci o venite a trovarci, la nostra passione e competenza è a vostra disposizione per suggerimenti e informazioni su tutto ciò che vi può aiutare a realizzare l’impianto dei vostri sogni.

 

Fiera Milano

Milano 1982

La mia storia inizia così

Nella mia famiglia la musica è sempre stata molto importante: ricordo ancora che quando i miei genitori comprarono una casa più grande l’impianto Hi Fi fu la prima cosa che vi trovò posto.

Ho viaggiato molto per via del lavoro del mio papà e a Londra ho avuto modo di conoscere Linn e Naim ed è stato amore a prima vista.

La qualità dei prodotti insieme alle idee innovative e alla voglia di cambiare il mondo dell’Hi Fi, mi hanno convinto a fare questo lavoro.

Trasferitomi a Pisa nel 1978, aprii Studio 24, uno show room in cui si dimostrava e vendeva alta fedeltà.

Pochi anni dopo iniziai con Audiotech la distribuzione di Linn & Naim per il mercato italiano.

L’incontro con queste due aziende ha cambiato la mia vita.

L’affermazione della loro filosofia ha determinato uno dei cambiamenti più significativi e importanti nella storia dell’alta fedeltà.

Prima di allora, infatti, si pensava che i diffusori fossero il componente più importante di un sistema e che su quest’ultimi si dovesse investire almeno la metà del valore dell’impianto.

Il giradischi non era considerato di fondamentale importanza poiché aveva semplicemente il ruolo di far girare il disco ed era al massimo la testina ad avere un’influenza sul suono.

Gli apparecchi venivano valutati in funzione di misure e specifiche tecniche, i negozi erano dotati di centraline di commutazione che permettevano di selezionare i diffusori per poterli confrontare e gli amplificatori erano muniti di manopole ed interruttori, capaci di infinite e spesso inutili funzioni.

Oggi non vi è più alcun dubbio sul fatto che, in una catena di riproduzione, la qualità della sorgente possa condizionare le prestazioni di un impianto e che nessun componente possa migliorare la qualità del segnale che riceve.

Non è più in discussione la necessità di una accurata messa a punto del sistema con cavi e supporti dedicati, così come viene posta la massima attenzione all’integrità meccanica dei diffusori e più in generale a tutti i componenti dell’impianto.

Per preservare il più possibile il segnale, gli apparecchi sono privi di qualsiasi controllo, salvo quelli essenziali, e l’ascolto in un ambiente il più possibile simile a quello domestico rimane l’unico criterio di scelta valido.

Tutto quello che oggi sembra scontato non lo era prima dell’ingresso di Linn & Naim, il loro approccio coraggioso e non convenzionale ha contribuito più di ogni altro a cambiare il mercato.

“Una vera e propria rivoluzione di cui Audiotech è stata portavoce”.

Ho conservato la locandina della mia prima partecipazione ad una mostra di alta fedeltà e mi emoziono ancora.

Solo la musica è all’altezza del mare  Albert Camus

Come la musica ed il mare hanno cambiato la mia vita

L’acqua è il mio elemento naturale e non riesco a resistere alla bellezza del mare e nuotare osservando pesci e fondali mi aiuta a liberare la mente da tutti i pensieri, proprio come la musica.

Mare e musica sono i due grandi amori della mia vita.

L’udito è l’evoluzione estrema della linea di pressione dei pesci ed è il primo senso che si sviluppa quando siamo immersi nel liquido amniotico nel grembo materno.

Tra i cinque sensi è quello più ancestrale e con le connessioni più dirette con il nostro cervello.

Molto probabilmente i primi esseri umani comunicavano tra loro con qualcosa di analogo al canto dei mammiferi marini.

L’udito ha garantito la sopravvivenza degli esseri umani consentendoci di percepire anche il più debole suono, individuandone la direzione.

La differenza temporale con la quale i suoni arrivano alle nostre orecchie, ci consente di determinare la natura e la sorgente di un suono e quindi la direzione e il movimento dell’oggetto dal quale proviene.

Il nostro udito è così sensibile da aver permesso all’uomo di sviluppare questo meraviglioso e potente linguaggio che è la musica.

Un linguaggio universale che trasmette emozioni e sentimenti, superando barriere temporali e culturali, apre la mente e allarga gli orizzonti rendendoci persone migliori.

La riproduzione fedele del suono è una pietra miliare nella storia dell’uomo, ci consente di ascoltare comodamente da casa, cose che altrimenti sarebbero perdute per sempre.

Un buon impianto Hi Fi ci fa apprezzare ogni sfumatura di questo sofisticato linguaggio, salvaguardandone il contenuto emotivo.

Analogico e digitale

Dal vinile allo streaming

Molti audiofili ancora oggi acquistano diffusori ed amplificatori importanti abbinandoli a sorgenti non all’altezza.

Di recente, il ritorno al vinile e all’alta fedeltà vintage, mi ha fatto pensare che ci si sia un po’ stancati dell’era dell’MP3 e dell’ascolto attraverso dispositivi di scarsa qualità.

Mi fa piacere vedere nei giovani un rinnovato interesse verso il vinile, non solo perché suona bene ma perché cambia il modo in cui ci si pone di fronte all’ascolto.

Nell’era digitale si è perduta l’attenzione all’ascolto e spesso le persone, anziché ascoltare interamente un disco, fanno zapping tra i brani, mentre con un LP si ascolta il disco dall’inizio alla fine con una attenzione, a mio parere, completamente diversa.

Sono uno dei pochi che in contro tendenza, ha mal digerito il digitale nel momento della sua introduzione così come il passaggio dal CD all’MP3, nonostante molti sostenessero che non vi fosse apprezzabile differenza all’ascolto e che dal punto di vista della qualità non vi fossero distinzioni sostanziali.

Pur amando e sostenendo l’analogico, oggi, guardo al fenomeno dello streaming in alta risoluzione come una vera e propria rivoluzione ed una autentica svolta che finalmente rende il digitale un ascolto di grande qualità.

Oggi, forse per la prima volta nella storia della musica riprodotta, si può avere, attraverso i file master in alta risoluzione, la qualità dello studio di registrazione a casa propria.

Nel mio impianto vinile e streaming convivono oggi in grande armonia.

Se suona meglio è migliore

Come scegliere un impianto.

Per scegliere un impianto Hi Fi non è necessario essere degli esperti, saper interpretare le misure o i dati tecnici, tutto ciò che dovrete fare è ascoltare.

Semplice ma in effetti è proprio così: siete voi che dovete decidere la qualità del suono che desiderate a casa vostra e solo mediante l’ascolto potrete capirlo.

Non fidatevi di null’altro che non siano le vostre orecchie e scegliete un negozio dove si possano ascoltare i prodotti in una sala d’ascolto simile ad un soggiorno di casa: un buon negoziante vi garantirà la stessa qualità del suono anche a casa vostra mediante una corretta installazione e messa a punto.

Le recensioni ed i filmati in rete o i consigli di amici c.d. esperti, possono portarvi ad un acquisto sbagliato mentre un negoziante qualificato si assume la responsabilità della qualità del prodotto venduto e offre anche la propria assistenza.

Esistono tuttavia alcune regole che vi possono aiutare a fare una scelta giusta.

In una catena di riproduzione audio il componente più importante è la sorgente; esiste una ben precisa gerarchia che definisce l’ordine di importanza dei singoli componenti ovvero la sorgente, quindi l’amplificazione e da ultimo i diffusori.

Nessun impianto potrà mai suonare meglio della sua sorgente.

Viviamo nell’era dello streaming e i provider che danno accesso alla musica digitale in alta risoluzione sono un’ottima base di partenza: Il nostro consiglio è quello di scegliere uno streamer che possa preservare l’enorme qualità di un file master.

Anche nel caso del vinile valgono le stesse considerazioni: solo un buon giradischi potrà estrarre le informazioni infinite contenute sotto forma di ondulazioni nel solco del disco.

Nel caso del giradischi la gerarchia è innanzitutto la base del giradischi, poi il braccio e da ultima la testina.

La base deve fornire, oltre alla corretta rotazione e assenza di rumore, una stabile piattaforma di supporto per il disco ed il braccio, mentre quest’ultimo deve consentire alla testina di lavorare al meglio delle proprie possibilità.

Cercate di non commettere l’errore assai comune di scegliere prima i diffusori, pensando che costituiscano il suono dell’impianto, poiché una cassa acustica, seppur economica, se ben pilotata e con una sorgente adeguata, vi restituirà un suono inaspettatamente buono.

Esiste inoltre un altro criterio da valutare ovvero l’equilibrio dei componenti: è abbastanza logico che il miglior impianto Hi Fi sia composto dalla migliore sorgente, la migliore amplificazione ed i migliori diffusori.

Venite a trovarci, vi aiuteremo a scegliere il vostro impianto.